mercoledì 3 giugno 2009

Uomini che hanno paura.

Quante volte ho sentito questa espressione "ha avuto paura" detta da una donna, o "ho avuto paura" detta da un uomo...
La paura in questione è quella di innamorarsi, di legarsi ad una donna.
Mi è successo: ricordo un ragazzo con cui ho flirtato per lungo tempo. Tra noi solo sguardi, sorrisi e battute a doppio senso. Era evidente che ci piacessimo. Poi è sparito, per mesi. Ci rincontriamo casualmente, e finalmente un bacio: "è un anno intero che lo desidero...", parole sue. E già qui dovevo intuire qualcosa, visto che si era capito che a me interessava già da tempo.
Inizia la tarantella: usciamo qualche volta, ancora baci (e niente più), con questo lui che mi sembra sempre un pò teso... Poi sparisce, di nuovo. Riappare, ancora! "Sai, mi comporto così perché tu mi fai paura, così carina, socievole, indipendente..." e bla bla bla.
Paura?! E di cosa?! Di rischiare di avere una bella storia?!
Una grande stronzata, altro che!
Quindi, essendoci passata, quando sento donne che giustificano uomini immaturi ed insensibili che le hanno lasciate e riprese perché costoro hanno avuto "paura" di innamorarsi... beh, mi viene da sorridere, oltre che di incazzarmi!
L'uomo sa come adulare una donna, conosce i punti deboli del sesso femminile e sa come farsi perdonare ogni bassezza: "si, sono stato con un'altra, ma solo perché ho avuto "paura" di innamorarmi di te, che sei così speciale...", "sono sparito perché ho avuto paura della tua bellezza: come può una donna così bella innamorarsi di me?", "sono stato stronzo, lo so, ma solo perché ho avuto "paura" che una donna così sicura e indipendente come te non avrebbe mai potuto legarsi ad uno come me...".
Per favore!
Sono scuse da vigliacco, non offendete la nostra intelligenza!
Non hanno paura, semplicemente non sono interessati, non così tanto da non aver PAURA di perderci: cercano di tenerci buone con questa banalità.
Non esiste paura davanti ad un reale interesse per una persona.
Quindi, amiche mie, se mai un uomo dovesse pronunciare tali parole, "ho avuto paura"... guardatelo negli occhi, sorridete dolcemente e chiudete con lentezza, ma inesorabilmente, la porta.
E datemi retta: meglio uno stronzo che vi vuole e fa di tutto per avervi che uno indeciso, che si fa prendere dalla "paura".
Significa solo che non è così interessato a voi, e allora...

lunedì 13 aprile 2009

Sesso: tempi e modi


Questa sera abbiamo un appuntamento, e il tipo è davvero carino.
Siamo grandi e un pò a corto di romanticismo: sappiamo che non è amore e la cosa non ci disturba. Non c'è niente di male in un pò di buon sesso!
Ci si prepara con cura: iniziamo dalla depilazione. Non avendo tempo per altri metodi, si usa la lametta: rapida, indolore, lascia la pelle liscia liscia. Una bella insaponata e si lascia scorrere la lama sulla pelle: l'operazione dura pochi minuti.
Poi doccia, capelli, un pò di trucco, un abbigliamento semplice e curato, due gocce di profumo... et voilà! Siamo pronte!
Lo aspettiamo a casa nostra.
Lui arriva, piuttosto puntuale: un saluto un pò emozionato, gli offriamo qualcosa.
Non ci vuole molto perché lui inizi ad avvicinarsi: un abbraccio, poi un bacio. Che diventa sempre più profondo.
Il cuore batte forte: anche se non c'è amore, noi donne ci lasciamo emozionare, lasciamo che i nostri sensi vengano coinvolti.
Il letto è li, a due passi, ma la passione si consuma sul tappeto, davanti al divano: sembra un film!
Ma proprio come in un film, dove la scena (di solito) viene tagliata, lasciando soltanto pochi attimi per far immaginare ciò che è successo, così il nostro incontro si sviluppa: pochi attimi ed è tutto finito. Lui si rialza, si riveste (un pò imbarazzato?) e se ne va.
Rimaniamo lì, davanti la porta chiusa, chiedendoci "ma cosa è successo?!".
Insoddisfatte (ovviamente), cominciamo a fare considerazioni su quel ragazzo carino.... sulle nostre aspettative sulla serata.... su quanto sia ancora presto! Una doccia, telefonata agli amici... e si esce!
Ne è venuta fuori una regola fondamentale, da questa esperienza: il sesso DEVE durare più di una depilazione, per valerne la pena!
L'unica nota positiva del fare sesso con un tipo del genere? Che dopo si ha tutto il tempo per uscire e divertirsi!

lunedì 6 aprile 2009

Sindrome premestruale

È incredibile come coli a picco l'umore.
Rabbia mista ad angoscia, emotività all'ennesima potenza, voglia di gridare, piangere e starsene in silenzio... tutto contemporaneamente: impossibile no?!
Eppure tante fanciulle si sentono proprio così, come me in questi giorni, che azzanno chiunque mi si avvicini troppo, chi azzarda una qualsiasi domanda o un'osservazione sciocca, che in altri momenti mi farebbe sorridere...
Ma oggi no!
Oggi sono buia, tetra, nera... ce l'ho con il mondo, e, a quanto pare, mi ricambia spassionatamente!
C'è poco da fare: la sindrome premestruale a volte è davvero terribile, trasformerebbe in una tigre assetata di sangue anche la più dolce e zuccherosa delle donne.
E allora che fare?
Cercare di stare lontano da tutti, ritirarsi in isolamento!, scappare in cerca di tranquillità, e silenzio.
E spesso non è possibile.
Bisogna andare al lavoro, con tutte le sue rogne quotidiano da affrontare, girare con l'auto in mezzo al traffico (ma quanti stron... ci sono in giro oggi?!) e, ciliegina sulla torta, il nostro partner...
Ignaro del periodo in cui ci troviamo (non ricordano il nostro compleanno -1 volta l'anno- vuoi che ricordino una ricorrenza mensile?!), ci accolgono con sorrisi, ci vengono vicino, ci toccano... ci parlano!
In questi momenti ho come la visione della mia testa che piano piano si gonfia, come un palloncino, fino ad arrivare alla massima estensione possibile, fino a che... BOOM! Esplosione, la frittata è fatta.
Quello che proprio non digerisco è che io tento dolcemente di comunicare le mie sensazioni, dico apertamente che sono nervosa ed è meglio lasciarmi tranquilla. Le mie parole vengono ascoltate? Certo che no!
Pare quasi che l'uomo, o meglio, il nostro partner, si diverta a punzecchiarci, fino a farci perdere il controllo: e si che era stato avvisato! Anzi, lo avevamo quasi supplicato di lasciarci stare: per gli uomini siamo incomprensibili, anche quando parliamo chiaramente.
E allora sapete che vi dico? Lasciamoci pure andare al nostro umore, arrabbiamoci pure, sfoghiamoci un pò! Godiamoci la nostra sindrome premestruale: domani (per fortuna) sarà un altro giorno!